Bivacco Bontadini

Bivacco Bontadini

Bivacco Bontadini

Il Bivacco Bontadini è stato ideato da Gilberto Salvatore e da lui costruito negli anni dal 1977 al 1980 con l’aiuto di un gruppo di soldati del 7° Alpini del BTG Feltre. E’ dedicato alla memoria del Colonnello degli Alpini Ernesto Bontadini di Monza, combattente della Prima Guerra Mondiale.
E’ collocato nel punto in cui, in periodo bellico, c’era una postazione d’artiglieria. E’ nato come punto d’appoggio per gli escursionisti che percorrono il lungo Teriol de le Creste. Dal bivacco si può arrivare alla cima della Mesola.

Dal Rifugio Padon (quota 2369) a monte della stazione d’arrivo della seggiovia un cartello indica il sentiero che sale, dapprima con ampi zig-zag e poi più ripidamente (gradini) al Bivacco Ernesto Bontadini (quota 2552), la cui costruzione resta invisibile agli occhi dell’escursionista fino agli ultimi passi.
Con una torcia è possibile visitare le tortuose gallerie di guerra dentro la Mesola ( ingresso a pochi metri dal Bivacco), con numerose aperture che si affacciano sulla sottostante Val Pettorina e sul ghiacciaio della Marmolada. La galleria principale è lunga 300 metri con varie diramazioni e aperture. All’interno vi è anche una polla di acqua potabile. Fu scavata dai soldati italiani subito dopo avere conquistato la Mesola, nel periodo estate-autunno 1915.
Per raggiungere la cima della Mesola, prendere da Bivacco in direzione NE, aggirare il costone e risalirlo ripidamente (corde metalliche). Più avanti la pendenza diminuisce e il pendio erboso è percorribile con minore fatica, seguendo le tracce del sentiero, fino alla vetta (m. 2642). Per il rientro, si ripercorre a ritroso l’itinerario.

Project Description