Dal Rifugio Padon (quota 2369) a monte della stazione d’arrivo della seggiovia un cartello indica il sentiero che sale, dapprima con ampi zig-zag e poi più ripidamente (gradini) al Bivacco Ernesto Bontadini (quota 2552), la cui costruzione resta invisibile agli occhi dell’escursionista fino agli ultimi passi.
Con una torcia è possibile visitare le tortuose gallerie di guerra dentro la Mesola ( ingresso a pochi metri dal Bivacco), con numerose aperture che si affacciano sulla sottostante Val Pettorina e sul ghiacciaio della Marmolada. La galleria principale è lunga 300 metri con varie diramazioni e aperture. All’interno vi è anche una polla di acqua potabile. Fu scavata dai soldati italiani subito dopo avere conquistato la Mesola, nel periodo estate-autunno 1915.
Per raggiungere la cima della Mesola, prendere da Bivacco in direzione NE, aggirare il costone e risalirlo ripidamente (corde metalliche). Più avanti la pendenza diminuisce e il pendio erboso è percorribile con minore fatica, seguendo le tracce del sentiero, fino alla vetta (m. 2642). Per il rientro, si ripercorre a ritroso l’itinerario.