Il sentiero conduce alle falde della parete stessa, passando vicino ad un laghetto artificiale e poi ad un abbeveratoio in legno. Si sale sotto la Gran Dolada fino a giungere ad un bivio. Si prende il sentiero di destra (quello di sinistra si percorrerà in discesa al ritorno) e si arriva alla spianata dove sorge il rifugio Bec de Roces.
Si prende a sinistra il sentiero 636 che conduce in breve all’interno dei Bec de Roces: spettacolo veramente emozionante che ripaga della fatica.
Oltrepassati i Bec, si giunge ad una spianata caratterizzata dalla presenza di un enorme masso: il Sasso Quadro. Alla sua base sono ancora presenti i resti di una fortificazione-osservatorio austro-ungarico con muretto e gradini in pietra. Qui si incrocia di nuovo il sentiero 637 che percorriamo in discesa per ritornare alle falde della Gran Dolada e ritornare ad Arabba.
Chi, viceversa, volesse continuare l’escursione, percorse poche diecine di metri dal Sasso Quadro incontrerà un bivio: a sinistra il sentiero 637 conduce al Rifugio Kostner al Valon; a destra il sentiero 636 porta al Lech de Boè.
N.B. Nel periodo estivo, è in funzione una seggiovia che dal Passo Campolongo conduce al Rifugio Bec de Roces: da qui si può percorrere la parte terminale del giro, salendo al Sasso Quadro attraverso i Bec de Roces.