Durante la Grande Guerra è stato teatro di aspri combattimenti ed è stato trasformato in una vera e propria fortezza. Alle sue pendici settentrionali, a quota 2183 metri, gli Austro-ungarici avevano un forte chiamato “Intra i Sas” (ora trasformato in museo) e, nell’avvallamento che separa il Sas de Stria dai Setsas, avevano un imponente sistema difensivo chiamato “Postazione Edelweiss”. Sotto la parete sud, a quota 2305 metri, esisteva una formidabile postazione austro-ungarica in cemento armato chiamata Goiginger dal nome del Feldmaresciallo Ludwig Goiginger e per raggiungerla è stata costruita una galleria lunga 500 metri partente dal forte “Intra i Sas”. Questa galleria fu poi trasformata in un vero e proprio fortilizio con feritoie per bocche da fuoco, ricoveri, cucina e gruppo elettrogeno. E’ tuttora percorribile in buona parte, munendosi di torcia elettrica. Attualmente la Postazione Goiginger è anche raggiungibile in circa 45 minuti attraverso un comodo sentiero che parte poco a nord del Passo Falzarego.
Anche la vetta, alta 2477 metri, era occupata dagli Austro-ungarici ed è raggiungibile, in circa un’ora, partendo dal forte “Intra i Sas” e percorrendo le pendici settentrionali del monte. Si passa attraverso postazioni per mitragliatrici, gallerie, parapetti e trincee. Il ritorno avviene lungo il percorso di salita.
Gilberto Salvatore, compianto ex-presidente della nostra Sezione CAI, l’anno precedente la sua scomparsa ha concepito e in parte realizzato un nuovo sentiero che, partendo dalla Postazione Goiginger, raggiunge la Postazione Edelweiss e il forte “Intra i Sas, permettendo una splendida passeggiata “ad anello” attorno al Sas de Stria. Nel suo lavoro è stato aiutato dai Soci CAI di Cortina e l’opera è stata ultimata dai Soci della nostra Sezione CAI.
Il sentiero, segnato con segnavia bianchi e rossi, prende inizio dalla Postazione Goiginger, attraversa per un tratto ricoveri e trincee austro-ungariche, poi percorre sfasciumi e detriti di roccia. Una roccia sporgente viene superata con l’aiuto di una catena metallica. Infine raggiunge la Postazione Edelweiss e il Passo Valparola con il suo laghetto alpino.
Grandi le emozioni che si provano nel percorrerlo: il verde della sottostante vallata del Pre da Piera, lo sfondo lontano del Sief e del Col di Lana, i Setsas, il silenzio profondo interrotto solo a tratti dal sibilo del vento e dallo scampanio di qualche lontana mucca al pascolo, lo stare un po’ soli con se stessi.